GESTIONE DELLO STRESS
Ogni cambiamento e richiesta da parte dell’ambiente suscita una risposta psicofisica con quale la persona tenta di adattarsi: lo stress.
Quando lo stimolo stressogeno viene percepito come eccessivo rispetto proprie capacità e tende a prolungarsi nel tempo, può mettere a dura prova le nostre risorse.
Tra i disturbi psicologici correlati allo stress:
- Disturbo da stress post traumatico
- Disturbo acuto da stress
- Disturbi dell’adattamento
- Disturbi psicosomatici (asma bronchiale, ipertensione arteriosa, colite, eczema cutaneo, alopecia psicogena, ulcera gastro-duodenale)
STRESS
Cosa significa?
Cosa intendiamo per stress? Questa parola è spesso oggetto di fraintendimenti.
Lo stress è comunemente conosciuto per essere causa di molti disturbi, quali ad esempio problemi gastrointestinali, insonnia, nervosismo o stanchezza.
Non tutto lo stress però viene per nuocere: esso rappresenta genericamente la risposta psicofisica del nostro organismo a un cambiamento, ad una richiesta o ad una pressione (di natura emotiva, cognitiva o sociale) proveniente dall’ambiente in cui viviamo e a cui siamo chiamati a rispondere per meglio adattarci.
Quando diventa un problema
Quando la persona percepisce le richieste ambientali come eccessive rispetto alle proprie possibilità, la risposta di stress tende a perdurare nel tempo, a mettere a dura prova le nostre risorse psichiche e fisiche, fino ad una fase di esaurimento delle proprie energie e alla comparsa di alcuni sintomi e di uno stato di sofferenza.
I sintomi possono essere di diversa natura:
– fisici (mal di testa, tensione muscolare, disturbi digestivi, problemi di sonno, tachicardia)
– comportamentali (bruxismo, alimentazione compulsiva, assunzione frequente di alcolici, atteggiamento critico verso gli altri, difficoltà a portare a termine i compiti)
– sintomi emozionali (tensione, rabbia, nervosismo, ansia, pianto frequente, infelicità, senso di impotenza, irritabilità)
-cognitivi (difficoltà a pensare in maniera chiara, problemi nella presa di decisione, distrazione, preoccupazione costante, perdita del senso dell’umorismo, mancanza di creatività).
Come intervenire
La terapia cognitivo-comportamentale mette a disposizione strumenti di gestione dell’ansia o dei sintomi legati allo stress; mira a rompere i circoli viziosi cognitivo-emotivo-comportamentali che mantengono la condizione di frustrazione e promuove l’arricchimento delle risorse psicologiche individuali.